
Le sanzioni UE sul diesel russo stravolgono forniture e costi
In dirittura un price cap sui prodotti raffinati, ma c’è incertezza sulla capacità dei Paesi europei di riuscire a colmare velocemente il vuoto del mancato acquisto di gasolio da Mosca.
In dirittura un price cap sui prodotti raffinati, ma c’è incertezza sulla capacità dei Paesi europei di riuscire a colmare velocemente il vuoto del mancato acquisto di gasolio da Mosca.
Italia hub energetico d’Europa nel cuore del Mediterraneo: il progetto della premier al centro dell’incontro con il presidente algerino. L’ad Eni Descalzi: via i colli di bottiglia sud-nord.
A causa delle sanzioni Mosca dovrà vendere meno idrocarburi e a prezzi inferiori. Verso una rottura definitiva con l’Europa che peserà sulle imprese rimaste in Russia.
Il nuovo tetto dinamico scatena le polemiche. Allo stesso tempo Bruxelles accelera gli iter sui pannelli solari: via libera in un mese
Un emendamento al DL Aiuti ter consentirà nuovamente di perforare a 12 miglia dalle coste ferraresi: in 15 anni recuperabili 10 mld di metri cubi di gas.
Piazza e scambi limitati, contratti con consegna differita, scarsa liquidità, silenzio sui controlli: così listini sono balzati di 20 volte in un anno.
Il problema italiano non è la mancanza di metano ma il prezzo: chiediamoci se la liberalizzazione è stata utile, mentre Francia e Germania rinazionalizzano e sul TTF esplode la speculazione.
Dietro ai gasdotti siberiani che riforniscono l’Europa, anni di sfruttamento dei combustibili fossili, disastri ambientali censurati e inquinamento.
Sulla nuova proposta legislativa di Bruxelles le tensioni tra i Paesi nordici e sostenitori del price cap.
Polemiche, pozzi chiusi, permessi tardivi: estrazione del gas al 6% dei consumi, importazioni esose, eppure nei giacimenti ci sarebbero 350 mld di m³.