
L'editoriale



Finchè l’Italia va
La sapevate l’ultima? L’Italia va bene. Le buone notizie non piacciono, ma c’è chi ne fa una questione antropologica prima che ideologica.

The Times They Are A-Changin
Non è mutato solo il lavoro ma anche i lavoratori.

Per Un’Altra Economia
L’abito cambia, ma il cuore è lo stesso. Il direttore Claudio presenta la nuova veste del Settimanale.

L’Eneide
Nella Milano dove a Pasqua le colombe in alcune zone del centro costavano più di 400€, una mamma che ha messo al mondo un figlio, non potendolo mantenere, lo ha lasciato nella Culla per la Vita della clinica Mangiagalli.

Marx, Nietzsche e Il Liceo Made In Italy
In soffitta Venditti e il bar dove Nietzsche e Marx si stringevano la mano, anche se un po’ di bagaglio umanistico nella vita ci è servito eccome!

La cecità monetaria
La politica europea dell’austerity fa venire in mente una frase celebre del filosofo re degli esistenzialisti, Jean Paul Sartre: la coerenza porta alla morte… quella drammatica coerenza sartriana la ritroviamo nella cocciuta politica monetaria della Bce.
Piano Nazionale Ritardi e Recriminazioni
Il ministro per gli affari europei Fitto è stato chiaro: alcuni obiettivi non li raggiungeremo per la data limite che ci ha dato Bruxelles, ovvero il 2026.

Troppa Europa, troppo poco Europa
Troppo e troppo poco. Rigida su date e parametri del green new deal. Vaga, vaghissima sulle politiche comuni da adottare su un tema decisivo come quello dei migranti. Il rapporto con l’Europa, come istituzione politica e come bussola culturale dei valori e dei principi, ondeggia in moto perpetuo fra rabbia e protezione, fra necessità e voglia di fuga, fra decisioni condivisibili e mai condivise del tutto.