Nel Mondo delle Pmi

L’Italia spinge il colosso Usa dell’imballaggio

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di Alessandro Luongo

Sembra il set di un film di fantascienza sin dall’ingresso, l’headquarter italiano ed europeo di Berlin Packaging Emea, il maggiore hybrid packaging supplier a livello mondiale, specializzato nella fornitura di packaging in vetro, plastica, metallo e chiusure con una gamma di oltre 50mila articoli in tutto il mondo e di servizi al cliente a essi correlati.

La nuova sede, presto certificata Leed Gold, nasce lo scorso luglio dalla ristrutturazione di uno dei capannoni che ospitava da oltre 40 anni a Trezzano sul Naviglio (Milano) la Bruni Glass, azienda leader nei contenitori in vetro di alta gamma per vini, distillati, prodotti alimentari, gourmet e home fragrance. Solo qui lavorano 120 persone, ma sembrano molto meno, grazie alle tecnologie all’avanguardia con cui è stato costruito il nuovo building: gli spazi sono enormi, ampie le vetrate, design e innovazione rendono l’ambiente ancora più gradevole. Significativo è anche il nome che l’azienda ha voluto dare alla sede: “House of the possible” che ben rappresenta in maniera molto concreta il principale motto interno ormai proprio di ogni dipendente: “Anything is possible”.

«Siamo cresciuti a livello Emea dal 2016 – esordisce Paolo Recrosio, ceo Emea della multinazionale americana con più di un secolo di esperienza nel settore – da 200 dipendenti siamo ora 1.250 e il fatturato è passato a 1 miliardo da 200mila euro. Tra i tanti progetti che abbiamo avviato, tengo a citare la creazione del nostro Studio One Eleven, studio di design in house dell’azienda composto da creativi, tecnici, designer, ingegneri ed esperti di marketing. Dalla loro expertise nasce la capacità innovativa che siamo in grado di offrire ai nostri clienti e la realizzazione di un prodotto originale, personalizzato e realmente unico».

Customer journey e sostenibilità

Per saperne di più, decidiamo di seguire la customer journey realizzata all’interno della sede Berlin Packaging Emea, un percorso dedicato ai clienti in cui mostrare in una modalità unica le reali competenze dell’azienda. Prima di addentrarci nei dettagli, è il ceo Italia, Alessandro Tonoli, che ci spiega con un esempio il significato di essere “hybrid packaging supplier”: «Siamo un one-stop-shop in grado di offrire ai nostri clienti i migliori elementi di design & innovation, manufacturing services solutions e customer solutions per l’industria del packaging. E questo per tutti i substrati, dal vetro alla plastica, all’alluminio».

La sostenibilità è una priorità delle strategie di Berlin Packaging, e una delle tappe più importanti della customer journey. «Spesso – esemplifica Tonoli – ci viene richiesto un prodotto sostenibile. Si punta così all’ottimizzazione dei componenti, attraverso ad esempio la riduzione del peso del materiale utilizzato o del numero degli stessi, oppure si interviene sulla gestione della logistica, riducendo le distanze dei trasporti. Proprio in questi mesi stiamo sviluppando un progetto di riorganizzazione della logistica italiana, che ci permetterà – annuncia Tonoli – di ridurre in un anno e mezzo del 40% i chilometri percorsi dai nostri prodotti, sia inbound sia outbound».

Il riutilizzo e riempimento sono un’altra fase essenziale: «Spesso i nostri prodotti sono composti da diversi componenti. Nella fase di sviluppo studiamo come poterne ridurre il numero, utilizzando anche materiali che rendano più facile il riciclo».

«Utilizziamo inoltre la piattaforma EcoVadis, che ci permette di valutare i livelli di sostenibilità dei fornitori, oltre alla salute e sicurezza del personale». Da quanto tempo la sostenibilità è diventata preponderante nelle richieste dei clienti? «Dal 2020 tutti i grandi la ritengono una priorità strategica – risponde Tonoli, Ceo Italia – Ora iniziano a sviluppare progetti sostenibili anche le piccole e medie realtà».

Progetti customizzati e prototipi in 3D

La visita ci permette di ammirare contenitori, bottiglie, imballaggi di ogni tipo, che incontriamo nella nostra vita quotidiana. Bottiglie delle più prestigiose aziende di vino e di olio e dei più importanti clienti di distillati, vasi per prodotti food, cosmetici, spesso realizzati dal team di design interno che incontriamo alla fine della visita: passando nei laboratori possiamo vedere anche la stampante con cui vengono realizzati i prototipi 3D. Il Ceo Italia ci mostra due bottiglie quasi identiche, una è in vetro, l’altra è stata invece un prototipo: veramente impossibile distinguerle! «Questa soluzione ci permette di ridurre enormemente i tempi di lancio di un prodotto, potendo fornire velocemente ai nostri clienti un campione fisico del packaging scelto. Possiamo inoltre supportare i nostri clienti anche nella parte di studio, posizionamento e lancio di comunicazione. Insomma, un servizio di consulenza globale. Ecco perché Berlin Packaging può davvero essere considerata a tutti gli effetti un one-stop shop per il comparto dell’imballaggio, un riferimento unico in tutti i campi».

La strategia

La storia di Berlin Packaging in Emea ha inizio nel 2016 in Italia con l’acquisizione di Bruni Glass, azienda con oltre 40 anni di esperienza nella fornitura di packaging in vetro di alta qualità per i mercati di vino, distillati, food, gourmet e home fragrance, con divisioni in Francia e nella penisola Iberica. «Siamo frutto di un private equity canadese e americano – chiarisce Paolo Recrosio – Dal 2016 a oggi abbiamo acquisito ben 26 aziende, arrivando oggi ad essere presenti in 14 Paesi con oltre 1.200 dipendenti.

Le nostre iniziative per il prossimo futuro saranno focalizzate su due direttrici principali: digitalizzazione e sostenibilità. La prima, intesa come sviluppo dell’e-commerce ed efficientamento aziendale; la seconda rimane una priorità per noi come azienda e per i nostri clienti».