
Romagna, una cartolina di distruzione
Il danno quantificato: 6mila euro a ettaro per i seminativi e fino a 32mila euro a ettaro per frutteti, vigneti e oliveti, inclusi raccolti persi e costo dei reimpianti
In edicola dal: 19/05/2023
Il tornado del lavoro agile investe l’organizzazione delle aziende. Il cambiamento è ineludibile? E l’Italia si divide in due non sull’idea di dover lavorare, ma su chi debba scegliere il dove e il quando: il datore di lavoro e il dipendente. Oltre all’inchiesta di copertina, il Settimanale in questo numero guarda al G7: l’Occidente è compatto sul rivedere i rapporti con la Cina, mentre le imprese temono le ritorsioni di Pechino. L’intervista a Mancuso di Feninprese interessa le Pmi: «prima ancora dei fondi servono regole chiare e formazione di qualità». Sul versante Risparmio, il BTp con rendimenti al 4% ora fa gola anche ai “Paperoni”, mentre l’oro vede il nuovo record. In occasione del Festival dell’Economia, vi portiamo a Trento alla scoperta delle case dipinte. Buona lettura!
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Il ciclone del “lavoro agile” sta rivoluzionando i modelli organizzativi delle imprese, divise tra chi vuole i lavoratori tutti in sede e chi alterna presenze in ufficio e a casa. E l’Italia è divisa in due non sull’idea di dover lavorare, ma su chi debba scegliere il dove e il quando :il datore di lavoro o il dipendente?
Il nuovo capitalismo sostenibile è tale perché rispetta l’ambiente, le persone e i diritti. Chi non lo fa deve essere retrocesso su una scala reputazionale che non è solo un parametro etico, ma anche squisitamente industriale.
Se la “great resignation” è un fenomeno destinato a non arrestarsi, attrarre o trattenere dipendenti richiederà sempre più alle imprese di abbracciare un nuovo modello: quello del benessere. Per facilitare la conciliazione tra vita e lavoro.
Dopo la fase dell’emergenza durante la pandemia, lo smart working è diventato strutturale: legge di riferimento è la 81/2017
In teoria, tutti i lavori via pc e Internet possono essere eseguiti in smart working ma nella pratica non è così.
Se il lavoro non nobilita più l’uomo, di certo lo ‘mobilita’ secondo lo scrittore Michele Masneri.
Se l’organizzazione aziendale non è ripensata adeguatamente, lo smart working non funziona. Giustiniano (Luiss): in presenza è più agevole far leva su relazioni informali, che vanno al di là degli schemi
Tra riunioni a schermo spento e ChatGPT per riempire documenti e relazioni, negli Usa sta nascendo una nuova categoria di lavoratori “furbi”.
Lavorare da casa o in mobilità, senza avere un ufficio comune, non permette di creare quella chimica che, in una startup, deve essere esplosiva