Inchieste

L’Italia blocca alimenti e mangimi sintetici

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Fuori da Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha esultato a fine marzo per l’approvazione del ddl per il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici. «Non potevamo che festeggiare con i nostri agricoltori un provvedimento che pone l’Italia all’avanguardia sul tema non solo della difesa dell’eccellenza, materia per noi particolarmente importante, ma anche sul tema della difesa dei consumatori, della certezza di ciò che si consuma e dico di più, anche del tentativo di evitare il rischio che alcune scelte domani possano tradursi in una discriminazione tra chi può avere di più e chi può avere di meno», aveva dichiarato alla stampa.

Nelle “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici”, quindi, si vietano del tutto alimenti o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati per l’impiego nella preparazione di alimenti, bevande e mangimi.

Ne è vietata la vendita, l’importazione, la produzione per esportazione, la somministrazione, la distribuzione, con sanzioni da 10mila fino a 60mila euro oppure fino al 10% del fatturato.

Da segnalare comunque problemi possibili con la Ue: oggi la commercializzazione non è consentita nell’Unione europea, ma qualora lo fosse la legge italiana violerebbe il principio della libera circolazione delle merci.