Finanza e Risparmio

Investimenti fai-da-te con l’AI: ci possiamo fidare?

Scritto il

di Pierpaolo Molinengo

Investire affidandosi all’intelligenza artificiale. Una delle strade, che potrebbero percorrere imprese e risparmiatori per gestire i propri patrimoni, è proprio quella di utilizzare l’AI.

Al di là delle opportunità che ci vengono messe a disposizione dalla tecnologia, alcune domande sorgono spontanee. Ma ci possiamo davvero fidare? L’intelligenza artificiale è davvero immune dagli errori che possono compiere gli uomini?

Decidere di affidarsi all’AI per gestire i propri investimenti è un po’ come affidarsi al navigatore satellitare o a Google Maps per raggiungere la propria destinazione in macchina. Quando ci si muove in una città che si conosce, si ha la certezza di non sbagliare. Ma in un paese sconosciuto, ci si deve fidare. Con il rischio di rimanere imbottigliati in una strada del centro.

L’intelligenza artificiale, crescono gli investimenti

I gruppi bancari e finanziari stanno investendo massicciamente su questo fronte. Tra i colossi spicca Jp Morgan Chase, che sta sviluppando un servizio che potrebbe essere battezzato con il nome IndexGPT. Il suo funzionamento dovrebbe essere molto simile a quello di ChatGPT, ma l’obiettivo principale è quello di fornire dei consigli personalizzati a quanti hanno intenzione di investire.

A far conoscere al grande pubblico questo nuovo prodotto è stata la redazione di CNBC. Questa AI, in estrema sintesi, è stata addestrata per suggerire agli utenti su quali azioni o asset puntare.

Anche Bitpanda ha effettuato un cospicuo investimento sull’intelligenza artificiale. Gli utenti della piattaforma – sono sette milioni i clienti – hanno la possibilità di accedere ad una piattaforma dedicata e utilizzare il nuovo software. L’investimento è stato pari a dieci milioni di dollari ed ha permesso di creare una divisione altamente specializzata, grazie alla quale possono essere presentati i vari prodotti presenti all’interno del portafoglio di Bitpanda. Tra questi rientra anche un gestore patrimoniale personalizzato, che è un’applicazione AI interamente e completamente conversazionale. Questo è, in estrema sintesi, il primo prodotto di una gamma molto più ampia di servizi gestiti e guidati dall’intelligenza artificiale. Il suo scopo, almeno nelle intenzioni di Bitpanda, è quello di semplificare, automatizzare e democratizzare l’accesso ai gestori dei vari patrimoni.

Di chi ci si deve fidare?

Il mondo degli investimenti è in continua evoluzione. Adesso l’AI sta scendendo in campo anche in questo settore. La domanda da porsi è se ci si possa realmente fidare… Quando si chiede al navigatore satellitare la strada giusta per arrivare a destinazione, se ci fornisce un’indicazione sbagliata, al massimo possiamo tornare sui nostri passi. Se l’AI ci fa sbagliare un investimento si perdono i risparmi. Soldi che, magari, erano stati accantonati per acquistare la macchina nuova o per l’università dei figli.

È possibile che in futuro i consulenti finanziari possano essere sostituiti dall’intelligenza artificiale? Andando a dare un’occhiata ai dati pubblicati da Cornerstone Advisors, nel corso del 2023 la percentuale delle società finanziarie che hanno investito nell’AI ed hanno sviluppato un proprio chatbot è cresciuta al 18% dall’8% del 2022.

Ma un’intelligenza artificiale potrebbe superare l’esame da consulente finanziario o quello dei risparmiatori? Nel corso di una tavola rotonda organizzata da Class CNBC, Paola Pietrafesa, ceo di Allianz Bank Financial Advisors, ha spiegato che «questi strumenti ci potranno aiutare in futuro a rendere più scalabile ed efficiente il lavoro del consulente finanziario, consentendogli di aumentare le masse e quindi di recuperare una parte di redditività».

Demetrio Migliorati, head of innovation di Banca Mediolanum, ha aggiunto che l’AI potrebbe essere un ottimo assistente, non solo ed esclusivamente per il consulente, ma anche per le aziende che forniscono i servizi ai consulenti finanziari. Migliorati ha concluso che «noi potremmo mettere a disposizione nuovi strumenti e funzionalità che permettono di snellire e accelerare le operazioni di consulenza».