Economia della Conoscenza

Mostre – Che teste! A Venezia l’altra faccia del bello

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di Patrizia Cazzola

“Conoscere e far conoscere” è il motto che Inti Ligabue ha scelto nel 2016 per la Fondazione in onore del padre Giancarlo, scomparso nel 2015, ultimo vero esploratore del XX secolo. Imprenditore per tradizione di famiglia ha dedicato la sua vita alla ricerca e allo studio di civiltà e terre lontane, promuovendo, importanti spedizioni scientifiche e creando il Centro Studi e Ricerche Ligabue che proprio quest’anno celebra i 50 anni di attività.

Inti Ligabue è Ceo dal 2012 e Presidente dal 2016 del Gruppo che porta lo stesso nome. L’azienda, nata a Venezia nel 1919, è player a livello mondiale nel settore del Food Service e Life Support con servizi per il mercato marittimo e industriale, presente in 16 Paesi. Con la Fondazione Giancarlo Ligabue, che ha raccolto l’eredità del Centro Studi e di cui è presidente, Inti continua l’impegno del padre ma, come racconta lui stesso, «scegliendo per il momento una strada un po’ diversa: non più la ricerca ma la divulgazione».

Le mostre internazionali che la Fondazione ha organizzato in questi ultimi anni, dal Mondo che non c’era sull’arte precolombiana a Prima dell’alfabeto sull’origine della scrittura e, ancora, Idoli. Il potere dell’immagine sulla raffigurazione della divinità e Power & Prestige sui simboli del comando in Oceania, rientrano in questo nuovo percorso, perché «creare conoscenza e alimentare la cultura è alimentare la tolleranza», continua Ligabue, aggiungendo che «in un mondo così integrato, veloce, senza più barriere né confini, è qualcosa di molto importante».

Conoscere, divulgare, comunicare è lo spirito che anima le iniziative della Fondazione. In questo solco vede la luce De’ visi mostruosi e caricature – da Leonardo da Vinci a Bacon, in calendario a Venezia a Palazzo Loredan dal 28 gennaio al 27 aprile 2023 e curata da Pietro C. Marani, uno dei più autorevoli studiosi di Leonardo. Il tema è diverso da quelli delle mostre precedenti. Precisa Ligabue

In realtà, anche in questa mostra parliamo di pulsioni umane, di moti dell’anima che vengono rappresentati, qui, da volti degenerati da forzature.

Volti brutti, per i quali il significato di brutto «non è cattivo, ma è passaggio vitale, l’altra faccia dell’esistenza che suscita paura e al tempo stesso attrazione. Comunque», precisa, «al centro del nostro interesse è sempre l’uomo con il suo vivere, il suo manifestarsi. Qui lo esprimiamo in un modo diverso dal passato, ma forse in maniera ancora più affascinante, perché abbiamo decontestualizzato questi lavori dalla loro epoca, con il risultato che parlano una lingua modernissima».

Si tratta di oltre 75 opere provenienti da musei e collezioni private internazionali (Louvre, Gallerie degli Uffizi, Civiche raccolte d’arte del Castello Sforzesco, la Staatliche Kunstsammlungen, l’Accademia di Venezia, il Sainsbury Centre for Visual Arts della University of Est Anglia di Norwich…), con un nucleo preziosissimo di 18 disegni autografi di Leonardo da Vinci. Uno, la celebre Testa di vecchia, 1490–1500 circa, proviene dalla Collezione Ligabue.

Tra quelli di Leonardo – confida Inti – è il mio preferito, ne sono innamorato. Il volto è un grugno e riflette tutto il peso della vita, ma il fiocco sui capelli, così come la schiena e il collo, potrebbero essere quelli di una sedicenne. L’insieme è spettacolare.

Il percorso espositivo prende avvio, dunque, da Milano con Leonardo e le sue teste caricate, cioè con tratti somatici esasperati, dove l’attenta analisi della deformazione e gli studi fisiognomici si rivolgono alla ricerca dei caratteri umani e dei moti mentali, e con quelle di suoi imitatori sconosciuti e di pittori, invece, come Francesco Melzi, suo pupillo, e Giovanni Agostino da Lodi, suo seguace. Si continua, stando sempre nel Milanese, con le teste ridicole e grottesche di Giovan Paolo Lomazzo, Aurelio Luini, Ambrogio Figino.

Quindi è la volta dei ritrattini carichi dei Carracci, Annibale e Agostino, attivi a Bologna, e di altre teste grottesche o caricaturali di artisti influenzati dagli studi leonardeschi di fisiognomica per arrivare, seguendo una linea di continuità “settentrionale”, a Venezia e alle caricature settecentesche che prendono di mira nobiltà e clero e che portano la firma, tra le altre, di Anton Maria Zanetti e Tiepolo.

Ultima tappa, con un salto di tempo e luogo, il capolavoro di Bacon (1909–1992): tre studi per un ritratto di Isabel Rawsthorne, per dimostrare come l’arte del grottesco prosegua anche ai nostri giorni e come rifletta, ancora, i moti dell’anima. Conclude Ligabue:

Le nostre non sono mostre da botteghino, ma rivolte a chi vuole prendere del tempo per sé, per nutrirsi di cultura e tolleranza. Spero piaccia: mentre aiutavo ad allestirla ho cercato di annusare ciò che vedevo: ho sentito un buon profumo.

Cosa sapere

Devisi mostruosi e caricature – da Leonardo da Vinci a Bacon

Palazzo Loredan, Istituto Veneto di Lettere, Scienze ed Arti – Campo Santo Stefano, Venezia, dal 28 gennaio al 27 aprile 2023 – orario 10 – 18 (lunedì chiuso), biglietti acquistabili solo in biglietteria.

Contatti

☎ 041.2705616 (da martedì a domenica 9.30 – 17.30)

[email protected]

fondazioneligabue.it

istitutoveneto.it

Dormire e mangiare

Molino Stucky Hilton

Ricavato dall’imponente molino che l’industriale Giovanni Stucky fece costruire alla Giudecca a fine ’800 per la lavorazione del frumento, con le sue 379 camere e suite, area benessere, ristoranti, bar, piscina panoramica, è un indirizzo di grande – e molto piacevole – ospitalità.

  Giudecca 810, Venezia

☎ 041.2723311

molinostuckyhilton.it

DD724, DD694, iQs

Tre piccoli rifugi di design e charme, con 12 camere in totale, che piaceranno per l’arredo essenziale ed elegante e con la privacy di una casa privata. Suggestivi gli scorci che offrono, dal rio Torreselle al giardino della collezione Guggenheim.

✉ Dorsoduro 724 e 694 e Campiello – Querini Stampalia, Venezia

☎ 041.2770262

thecharminghouse.com

Zanze XVI

Un’osteria elegante? Non è una contraddizione per definire questo bàcaro veneziano dove gustare piatti di terra e di mare con prodotti del mercato. Tradizione ed estro dello chef Nicola Dinato portano a un risultato di alta cucina.

✉  Fondamenta dei Tolentini, Santa Croce 231, Venezia

☎ 041.715394

zanze.it

Antiche Carampane

Locale storico, fa parte dell’Associazione dei Ristoranti della Buona Accoglienza. Propone i piatti di mare tipicamente locali, quelli che vogliamo trovare a Venezia: sarde in saor, moeche fritte, seppie in nero, baccalà mantecato…

✉  Rio Terà de le Carampane, San Polo 1911, Venezia

☎ 041.5240165

antichecarampane.com